Indice
Il termine "vaccino" deriva dal nome dell’immunizzante scoperto da Edward Jenner, il vaccino antivariolico. Il vaccino era una preparazione a base di materiale prelevato da una pustola sulla gamba di un bambino malato di vaiolo e iniettato in una persona sana. Il soggetto vaccinato, in seguito, sviluppava un’immunità alla malattia.
Perchè si chiama vaccino?
Il vaccino è una preparazione di virus, batteri o altri organismi che, somministrati per via parenterale, conferiscono all’organismo la capacità di sviluppare una risposta immunitaria protettiva contro una malattia specifica. Il termine "vaccino" deriva dal latino "vaccinus", a sua volta dal nome della città di Vacca in cui si praticava la vaccinazione contro la vaiolo. I primi tentativi di vaccinazione furono effettuati nel XVIII secolo da Edward Jenner, un medico inglese che osservò che le persone che avevano contratto la vaiolo bovino (un’infezione molto meno grave del vaiolo umano) erano immuni al vaiolo umano. Jenner sviluppò quindi un vaccino contro il vaiolo umano a partire dal virus della vaiolo bovino e lo sperimentò con successo su alcuni volontari. La vaccinazione divenne presto un trattamento comune per il vaiolo e altre malattie infettive e, nel corso degli anni, è stata ulteriormente perfezionata per renderla sempre più sicura ed efficace.
Qual è l’origine del termine vaccino?
Il termine "vaccino" deriva dal latino "vaccinus", che significa "di vacca". La parola "vacca" si riferisce alla vacca poiché il primo vaccino fu sviluppato da Edward Jenner nel 1796 e consisteva nell’inoculazione di materiale prelevato da una pustola sulla vacca al fine di prevenire la malattia della vaiolatura.
Cosa succede se non si vaccinano i figli?
Se i genitori non vaccinano i figli, essi rischiano di contrarre malattie che potrebbero essere fatali. I bambini non vaccinati sono anche una minaccia per altri bambini, soprattutto quelli troppo piccoli per essere vaccinati o quelli con un sistema immunitario indebolito.