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Un tempo era molto comune confondere il fico d’india con il classico fico da cui si ricava la famosa pappa reale. I primi colonizzatori, nel tentativo di far conoscere questa pianta nel Nuovo Mondo, ne sottolinearono la provenienza esotica, erroneamente ritenuta indiana. Da allora, il nome rimase.
Chi ha portato i Fichi d’India in Sicilia?
Nel 1876, il principe Raimondo Montecuccoli Degli Erri, un nobile austriaco, portò i primi Fichi d’India in Sicilia da una mostra di piante esotiche a Vienna. Fu colpito dalla straordinaria forma della pianta e dai suoi frutti succosi e dolci, e decise di piantarne alcune nel suo giardino a Palermo. La pianta si è rivelata molto adatta all’ambiente caldo e soleggiato dell’isola, e ha iniziato a crescere e prosperare. Oggi, i Fichi d’India sono uno dei frutti più iconici della Sicilia, e si trovano in molti giardini e parchi dell’isola.
Qual è il vero nome dei Fichi d’India?
I fichi d’India si chiamano anche opuntie, nonché cactus fichi, fichi d’India, fichi del deserto, fichi spinosi e figi spinosi. Sono originari del Messico e del Sudamerica, ma sono stati introdotti in molte altre parti del mondo, inclusa l’Italia. I fichi d’India sono cespugli o arbusti spinosi che producono dolci frutti simili a piccoli fichi. I frutti maturi sono di colore giallo, arancione o rosso e sono molto dolci. I fichi d’India sono spesso utilizzati come ingrediente in gelati, dolci e bevande.
Chi ha scoperto i Fichi d’India?
I Fichi d’India sono stati scoperti da Cristoforo Colombo nel 1492, quando ha fatto il suo primo viaggio in America.