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Il problema alla base dell’euro è che la valuta unica non è supportata da una politica fiscale e monetaria coordinata a livello europeo. Ciò significa che, in assenza di tali coordinamento, gli squilibri tra i vari Stati membri non possono essere corretti dagli strumenti di politica economica disponibili ai singoli paesi. Pertanto, quando si verificano shock economici, gli Stati membri dell’euro non possono far fronte alle difficoltà utilizzando le proprie politiche economiche nazionali.
Ciò ha portato a una situazione in cui alcuni paesi dell’euro hanno avuto una crescita economica molto forte, mentre altri hanno avuto una stagnazione o una recessione. Ciò ha contribuito a creare un divario tra i paesi dell’euro, che si è tradotto in un aumento della disoccupazione e della povertà in molti paesi.
Inoltre, l’euro ha favorito la crescita delle imprese e dei redditi nei paesi più ricchi dell’Unione europea, mentre ha aggravato la situazione sociale ed economica dei paesi più poveri. Ciò è dovuto al fatto che l’euro ha reso più costosi i prodotti importati dai paesi più poveri, mentre ha reso più competitive le imprese e i redditi nei paesi più ricchi.
In sintesi, l’euro ci ha impoveriti perché ha reso più difficile per i paesi poveri dell’Unione europea far fronte agli shock economici, ha favorito le imprese e i redditi nei paesi più ricchi e ha aggravato la situazione sociale ed economica dei paesi più poveri.