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La guerra in Vietnam è esplosa per diversi motivi. In primo luogo, c’era il conflitto tra il Nord e il Sud del Vietnam, che aveva avuto inizio alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando il Vietnam era ancora un protettorato francese. Nel 1954, dopo la battaglia di Dien Bien Phu, i francesi si ritirarono dal Vietnam e il paese fu diviso in due, con il Nord guidato dal Partito Comunista e il Sud guidato dal governo fantoccio appoggiato dagli Stati Uniti. Nel 1955, il presidente degli Stati Uniti Dwight D. Eisenhower dichiarò che gli Stati Uniti avrebbero fatto tutto il possibile per impedire al Vietnam del Nord di cadere nelle mani dei comunisti.
L’altro motivo principale della guerra in Vietnam era il conflitto tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, che aveva avuto inizio alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Gli Stati Uniti volevano impedire all’Unione Sovietica di espandersi ulteriormente nel mondo e i comunisti vietnamiti erano appoggiati dall’Unione Sovietica. Pertanto, gli Stati Uniti hanno iniziato a inviare truppe in Vietnam nel 1965 per sostenere il Sud contro il Nord.
Alla fine, la guerra in Vietnam è durata per più di vent’anni e ha provocato la morte di oltre due milioni di vietnamiti, tra cui molti civili. I vietnamiti del Nord sono riusciti ad espellere gli Stati Uniti dal paese e, nel 1975, hanno unificato il Vietnam sotto il loro controllo.