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L’origine del conflitto tra Vietnam del Nord e Vietnam del Sud si trova nella guerra d’indipendenza del Vietnam dal colonialismo francese, conclusasi nel 1954. In seguito alla firma del trattato di pace di Ginevra, il Vietnam fu diviso in due parti: il Nord, sotto il controllo della Repubblica Popolare Democratica del Vietnam (comunista) e il Sud, sotto la giurisdizione della Repubblica di Vietnam (anti-comunista). Questa divisione era destinata a essere provvisoria, e le elezioni nazionali per unificare il paese erano previste per il 1956. Tuttavia, tali elezioni non si sono mai tenute e la guerra è esplosa nuovamente nel 1960.
La guerra del Vietnam è stata un conflitto tra il Vietnam del Nord, appoggiato dall’Unione Sovietica e dalla Cina, e il Vietnam del Sud, appoggiato dagli Stati Uniti. I motivi della guerra erano principalmente ideologici: il Nord voleva imporre il proprio regime comunista sul Sud, mentre il Sud e gli Stati Uniti volevano mantenere un regime non comunista in Vietnam. L’altro motivo principale era l’espansione del comunismo nell’Asia Sudorientale, che gli Stati Uniti volevano fermare.
Il conflitto è iniziato nel 1960, quando i guerriglieri comunisti del Front National de Libération du Viêt Nam (NLF) hanno iniziato a combattere contro le forze del governo sudvietnamita. Nel 1964, gli Stati Uniti hanno iniziato a inviare truppe in Vietnam per appoggiare il governo sudvietnamita. La guerra si è intensificata negli anni ’60 e ’70, con l’aumentare del numero di truppe americane coinvolte nel conflitto. Nel 1973, gli Stati Uniti hanno ritirato le proprie truppe dal Vietnam. La guerra è continuata tra le forze del Nord e del Sud, che hanno cercato di riconquistare il territorio perduto. La guerra è finita nel 1975, quando le forze del Nord hanno conquistato Saigon (ora Ho Chi Minh City), la capitale del Sud.